Più che un prete sembra un addestratore dei marines. State alla larga da Robin Williams che si fa parroco in "License to Wed", film in uscita il 3 luglio negli Usa e in autunno in Italia. L'attore è il pastore Frank che mette a dura prova le coppie che decidono di sposarsi nella sua chiesa, con un durissimo corso di preparazione al matrimonio.
"License to wed" è una pellicola che mescola elementi demenziali e di commedia fisica a riflessioni sulla vita di coppia. "E' importante conoscersi - ha detto l'attore, sposato da diciotto anni e con, alle spalle, un primo matrimonio fallito ma durato altri dieci anni - sapere che cosa ci piace dell'altra persona al di là del sesso: il sesso ti porta solo fino a un certo punto, il legame che dura è quello dell'appartenersi, la comunicazione, la condivisione, la gioia, l'onestà. Sono cose che non impari subito ma che le coppie che reggono conoscono. Credo che la cosa importante sia realizzare che il matrimonio dura una vita, o almeno l'idea iniziale è così. Insomma: il matrimonio è per sempre, i ferormoni molto meno".
Lo stesso Frank, nonostante vesta l'abito talare, non ha remore nel chiedere a Ben e Sadie dettagli sulla loro vita sessuale, nel tentativo di aiutarli a capire se davvero sono pronti a sposarsi, con risultati disastrosi e pesanti intromissioni nella privacy. Ken Kwapis, regista tra l'altro della serie televisiva The office, ha sottolineato in particolare la chimica sullo schermo tra gli altri protagonisti della pellicola, Mandy Moore e John Krasinski, con cui lavora in "The office": "Ci sono stati momenti - ha detto il regista - in cui mi sembrava di spiare una coppia vera, per esempio quando sono a letto che scherzano fra loro e Frank gli piomba in casa".
Tra i compiti assegnati dal reverendo Frank alla giovane coppia c'è quello di prendersi cura, per un giorno, di due neonati meccanici dall'aspetto, e dal temperamento, orribile: "Mi passerebbe la voglia di avere figli- ha scherzato John Krasinski - se i bambini fossero davvero così. Ci sono bambini brutti, ma c'è un limite: questi somigliano a James Cagney. Per fortuna John aveva più scene con loro di quante ne avessi io - ha aggiunto Mandy Moore - sono davvero terribili. E pesano tantissimo, a vederli non si direbbe ma tenerli in braccio è quasi come andare in palestra".
Mandy Moore e John Krasinski hanno raccontato l'esperienza sul set con Robin Williams: "Tutti e due eravamo nervosi al pensiero di lavorare con lui- ha detto Krasinski - e anche all'idea di doverci sposare, nonostante fosse solo per finta. Era difficile rimanere seri, quando Robin iniziava a improvvisare".
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E' tutto pronto l'orchestra suona e penso a quando sarai qui, a quando riprenderai il tuo posto e mi vedrai spuntare dal buio sulla scena.Intanto sono qui e questa è la mia prova generale... Coraggio! Tocca a me!
Buona fortuna Zero!...