10/07/2008 14:25 |
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Un angolo ignoto dell'Egeo, ma con dimore progettate da architetti di grido
Si chiama island hopping il saltellare da un'isola all'altra tipico delle vacanze nelle Cicladi. Chi ha apprezzato lo charme di Folegandros può segnare sulla carta anche l’aristocratica Amorgos e la piccolissima Antiparos, a mezz’ora dall'affollatissima Paros, attrezzata con un aeroporto e approdo nevralgico per tutte le navi che toccano le Cicladi Meridionali. La separa dall’isola madre un braccio di mare di soli 2 chilometri, solcato ogni ora dai traghetti, anche più frequenti in estate.
Si approda su questo angolo ignoto e aspro dell’Egeo, attratti dalla famosa grotta che si apre sulla collina di Aghios Ioannis e scende per circa 80 metri nelle viscere della terra (riapre dopo lunghi lavori di manutenzione quest’estate), dai fondali dai colori tropicali e le spiagge ombreggiate da acacie ed eucalipti. E ancora idilliaci restano gli anfratti e le lingue di sabbia verso la stupenda baia di Despostiko, l’eldorado per i gommonauti. Il borgo di Antiparos, con il molo, i caicchi alla fonda, invita a lunghe passeggiate; ci sono i mulini, trasformati in negozi e localini per il dopocena e alcune taverne che si animano soprattutto la sera. Tra le più rinomate, Pavlos per il pesce (tel. 0030.22840.61.057) e Klimataria (tel. 0030.22840.61.298), con un giardino fiorito e profumato, famosa per la carne di capra con salsa di pomodoro. To Tsipouradiko, in una bella casa di pietra, è la meta per il dopocena. Si ordinano calici di ouzo e il locale tsipouro, una sorta di grappa. Oggi, accanto alle taverne, alle calette trasparenti e agli angoli deserti dove prendere il sole o applaudire al tramonto (tra i migliori il Bar-Sunset poco dopo la spiaggia omonima), sono state costruite ville e dimore firmate da architetti di grido, con interior curatissimi che si appellano al décor e all’architettura del Mediterraneo e alla tradizione artigianale asiatica. Grandi divani bianchi, soffitti a travi decapate, dipinti astratti; tutte, inoltre, offrono spaziose terrazze, arredate con chaise-longue e salottini di vimini. Si chiamano Villa Thaleia, Villa Simoei e Villa Ammos, le prime due sono a pochi minuti di cammino dalla spiaggia di Soros, l’ultima non è distante dalle taverne e dalle botteghe del paese. La vista è un unicum che non ha prezzo, sull’Egeo ancora inviolato.
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